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Le aree protette

Lungo tutta la porzione meridionale della Penisola sono segnalati diversi Siti di Importanza Comunitaria, di cui cinque sono all’interno del sito UNESCO. Tra questi, si menzionano i valloni costieri che rappresentano un contesto di elevato interesse naturalistico: la loro eterogeneità orografica e il microclima particolare che si crea al loro interno, consentono una maggiore concentrazione di specie di notevole valore biogeografico (ad esempio endemismi o specie relitte) e di interesse naturalistico.
Il Vallone di Furore, ad esempio, è stato dichiarato Sito di Importanza Comunitaria (SIC) con D.M. 3/4/2000, è un’area protetta dal PUT (L.R. n.°35/85), ovvero dal Piano Paesistico e, in quanto inserito nel contesto della Costiera Amalfitana, è “Patrimonio Mondiale dell’UNESCO”. Sono tutti vincoli improntati soprattutto alla salvaguardia di beni di tipo paesaggistico, mentre i pregi floristici e soprattutto vegetazionali della zona son poco noti.
Un altro vallone di notevole interesse è quello delle “Ferriere” (Riserva Naturale Orientata), dove risultano concentrate numerose specie di interesse biogeografico e dove l’attività dell’uomo è molto ridotta (per maggiori informazioni visita il sito http://www.valledelleferriere.com).

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